Quella Sporca Ultima Meta
Potrebbe sembrare l'ennesimo remake, potrebbe essere una commedia qualunque, potrebbe apparire uno scarto di magazzino da spedire nell'arena (le sale) quando è vuota.L'altra sporca ultima meta non è nulla di tutto questo. Paul Crewe (Adam Sandler), giocatore di football americano in disuso a causa di una partita truccata, riesce, per un inseguimento in auto, a farsi arrestare e a finire in prigione. Non un carcere qualsiasi, ma un carcere dove il direttore è un grande tifoso di football e ha il desiderio di vincere il campionato dei secondini. Paul propone quindi di allenare una squadra di sparring partner composta da carcerati come preparazione ufficiale per le guardie. Il gioco però comincia a farsi duro e nessuno, si sa, è disposto a perdere.
Quella sporca ultima meta
Tutto è studiato ad hoc, senza tuttavia essere stereotipato, e spinge alla risata numerose volte, soprattutto nei momenti in cui vengono selezionati i giocatori per la squadra dei detenuti. Viene in mente l'allenamento di Palle al balzo, in puro stile torte in faccia, ritorno a una comicità immediata e un tantino demenziale. Sandler è un perfetto maestro di cerimonie e gestisce la truppa senza mai essere sopra le righe. Si vede la sua esperienza di attore di buon livello.L'unico difetto che si può addurre a questo film è l'impossibilità per i non americani di riconoscere tutti i personaggi che costruiscono questo piccolo microcosmo.Ad ogni buon conto L'altra sporca ultima meta è un film da vedere per divertirsi e comprendere quanto, alcune volte, rifare un film, mantenendo un finale identico, significhi crearne uno nuovo, figlio dei tempi in cui è girato. 041b061a72